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MEDICINA ESTETICA

FILLERS

 In  medicina e chirurgia estetica i fillers dall'inglese “to fill, riempire”, sono materiali che vengono iniettati nel derma o nel tessuto sottocutaneo per correggere una depressione o per aumentare i volumi. Si distinguono in permanenti (se rimangono per sempre nella regione iniettata) e riassorbibili (progressivamente vengono metabolizzati ed eliminati dal corpo). I fillers riassorbibili sono più sicuri e  tra i più adoperati è  l'acido ialuronico,  uno zucchero presente in tutti i tessuti connettivi umani ed animali, compresa la cute. Questa molecola  è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche e per il mantenimento dell'idratazione cutanea. La progressiva perdita dell'acido ialuronico nella cute determina  l'invecchiamento della pelle. Essendo chimicamente identico in tutte le specie e in tutti i tipi di tessuto,  presenta una totale biocompatibilità ed il rischio di reazioni allergiche a seguito della sua infiltrazione è praticamente nullo, a differenza di altre molecole che venivano utilizzate in passato.  Negli ultimi vent'anni, più di 30 milioni di persone sono state trattate con successo con prodotti a base di acido ialuronico. L'acido ialuronico usato in chirurgia e medicina estetica appare come un gel sterile, viscoelastico, incolore e trasparente. 

Quali zone possono essere riempite con il filler?
Le labbra riempite con il filler  riacquistano pienezza e turgore, ed il contorno può apparire molto ben definito. Le guance scavate ed il mento sfuggente, possono essere riempiti e rimodellati, per donare nuovi volumi ai contorni del viso.  Le rughe frontali, quelle nasolabiali, quelle verticali del labbro superiore (cosiddetto "codice a barre"), le rughe delle commessure orali ("mento a marionetta"), le rughe perioculari ("zampe di gallina"): il loro riempimento con fillers ne riduce la profondità e ridona frescezza e giovinezza al viso. Il filler trova indicazione anche negli esiti cicatriziali da acne e post-traumatici e negli inestetismi dei tessuti molli.

Come viene eseguito il trattamento?
L'acido ialuronico viene iniettato  nelle regioni interessate mediante una piccola siringa dotata di un ago sottilissimo. Le iniezioni vengono effettuate in ambulatorio e la seduta dura 15-30 minuti. Generalmente non è necessaria l'anestesia locale, ma talvolta può essere utilizzata una pomata anestetica soprattutto per il trattamento di zone più sensibili come le labbra. Nelle prime 24-48 ore dopo il trattamento  può apparire un lieve rossore e la zona trattata potrebbe risultare leggermente più gonfia rispetto al risultato che si vuole ottenere. Raramente si può verificare un piccolo livido nella zona di iniezione. Dopo qualche ora è comunque possibile coprire la zona  con del trucco o del rossetto.

In quanto tempo il filler viene riassorbito?
L'acido ialuronico non è un filler permanente. Ciò significa che una volta iniettato, il prodotto viene progressivamente metabolizzato e quindi riassorbito dall'organismo con tempi variabili a seconda della zona trattata e della grandezza delle molecole di acido ialuronico presenti nel filler utilizzato. L'effetto di riempimento e aumento di volume o attenuazione delle rughe è immediato e dura dai 4 ai 12 mesi, dopodichè è possibile ripetere il trattamento periodicamente.

TOSSINA BOTULINICA

La tossina botulinica è una proteina con azione neurotossica prodotta dal batterio Clostridium Botulinum. Esistono sette diversi tipi di tossina botulinica, indicati con le lettere dalla A alla G. I tipi di tossina  impiegati per trattamenti medici sono al momento  la tossina botulinica A (detta botox) e la tossina botulinica B. Il botox  viene impiegato per uso estetico, mentre la tossina botulinica B in pazienti con malattie neuromuscolari spastiche.

Come agisce il botox? 
Il botox  agisce inibendo il rilascio dell’ acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare,  impedendo la trasmissione dello stimolo dal nervo al muscolo,  causandone la paralisi flaccida. Questo effetto viene utilizzato in medicina estetica per eliminare, o ridurre, la capacità di contrazione dei muscoli che causano le rughe frontali, glabellari (tra le sopracciglia), e perioculari (“zampe di gallina”).

Dove viene iniettato?
Il botox è un dispositivo medico-chirurgico e deve essere somministrato esclusivamente da personale medico specializzato, quali il dermatologo ed il chirurgo plastico.
Il botox  viene iniettato direttamente nei muscoli interessati, in quantità estremamente piccole, non richiede alcun tipo di anestesia, e comporta soltanto un lieve fastidio al momento dell’ iniezione. Subito dopo il trattamento la zona trattata può arrossarsi o gonfiarsi leggermente, per una durata di poche ore.

Quando dura l'effetto del botox?
Le iniezioni di botox non hanno un effetto immediato. Il risultato  diviene pienamente visibile in 5-8 giorni e dura  circa 4-6 mesi; dopo questo periodo la tossina perde gradualmente la sua efficacia ed i muscoli precedentemente bloccati ritornano a contrarsi, con ricomparsa delle rughe di espressione.  Ripetere le iniezioni di botox regolarmente assicura un risultato stabile nel tempo. In pazienti che si sottopongono con regolarità  all'iniezione di   Botox  per le rughe, la frequenza con cui questi trattamenti devono essere effettuati può essere ridotta con il tempo. Il meccanismo potrebbe essere legato alla atrofia dei muscoli trattati con la tossina botulinica per lunghi periodi.  La riduzione della frequenza nei trattamenti consente sia un risparmio economico che una riduzione dei fastidi legati alle iniezioni di tossina botulinica.
Il Botox, inoltre,  potrebbe avere un effetto profilattico, prevenendo la formazione delle rughe quando il suo uso viene iniziato tra i 30 ed i 50 anni.

Altre indicazioni
La tossina botulinica è indicata anche per il trattamento della iperidrosi ascellare e del palmo delle mani. L'eccessiva sudorazione ascellare e delle mani è causa di forte disagio sociale e psicologico in persone che ne sono affette. Tale condizione è legata a fattori genetici, più raramente a disturbi ormonali o termoregolatori.  Il trattamento con il botox consente di bloccare le terminazioni nervose che attivano le ghiandole sudoripare. Prevede l’ iniezione del botox direttamente nelle ascelle e sul palmo delle mani, effettuando 10-15 piccole punture distribuite omogeneamente nell’ area da trattare. Il risultato è la forte riduzione della sudorazione di quasi l'89%. A distanza di 6 mesi circa, la ripetizione del trattamento prolungherà l'effetto del botox.

Controindicazioni all'uso della tossina botulinica sono:

  • Conclamata allergia alla tossina o ai componenti della preparazione
  • Gravidanza o allattamento
  • Malattie dei muscoli
  • Terapia con farmaci miorilassanti in corso
  • Terapie in corso con farmaci che potrebbero interagire con la tossina botulinica

PEELING CHIMICO

 
Il peeling chimico  (dall'inglese "to peel- pelare") è un trattamento estetico che stimola, attraverso l'applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, la esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle, permettendo di ottenere un effetto levigante e di ringiovanimento facciale. I peeling possono essere classificati  a seconda del tipo di sostanza chimica che contengono oppure a seconda della profondità nella pelle a cui agiscono. In base alla profondità d'azione  si distinguono: peeling molto superficiali, peeling superficiali, peeling medi, peeling profondi. Il peeling chimico agisce  attraverso l’azione di tre meccanismi:

1) Stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo  le cellule morte dello strato più superficiale della pelle e provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare. 
2) Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene e di elastina (rivitalizzazione e ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene). 


Quali patologie o inestetismi  possono essere trattati con il peeling chimico?

- Cicatrici da acne
- Smagliature
- Rosacea
- Discromie 
- Acne
- Dermatite seborroica
- Radiodermiti
- Cheratosi ed invecchiamento cutaneo


Principali peeling chimici

- Acido glicolico
- Resorcina
- Acido retnoico
- Acido tricloroacetico (TCA)
- Acido salicilico
- Acido piruvico
- Acido lattico
- Acido ascorbico
- Soluzione di Jessner
- Fenolo
- Acido tioglicolico o acido mercaptoacetico
- Acido mandelico


Preparazione al peeling

Nelle due settimane precedenti il peeling,  la pelle viene preparata utilizzando cosmetici contenenti acido glicolico, e prodotti contenenti alfaidrossiacidi (per favorire una più veloce riepitelizzazione e guarigione) e sostanze depigmentanti che impediscono la deposizione della melanina sulla superficie della pelle e riducono il rischio di iperpigmentazioni post-infiammatorie.

Peeling molto superficiale

Il Peeling molto superficiale rimuove soltanto lo strato  più superficiale della pelle (detto "strato corneo") e si esegue applicando soluzioni di acido glicolico a concentrazioni tra il 50% e il 70%. E' Utile per ridurre l’opacità cutanea e ridare luminosità alla pelle attenuando le pigmentazioni superficiali causate dall'eccessiva esposizione solare e dall'invecchiamento cutaneo. Il tempo dell’applicazione è variabile a seconda del tipo di pelle del paziente, in genere da 2 a 15 minuti. 
La sensazione durante il trattamento è di  lieve pizzicore diffuso nella zona trattata. La desquamazione, compare dopo 3 giorni circa e dura 5-7 giorni. Data la sua azione superficiale, non è indicato per cancellare le cicatrici da acne e le rughe. Un risultato soddisfacente si ottiene dopo avere eseguito più sedute.


Peeling superficiale

Questo tipo di peeling provoca la necrosi di una parte dell'epidermide arrivando allo strato basale della stessa. E' indicato per:

- Acne
- Cicatrici da acne
- Esiti cicatriziali
- Iperpigmentazioni (lentiggini solari e melasma)
- Rughe superficiali delle guance e del contorno occhi 

 La sensazione durante l'applicazione è di bruciore diffuso e l’eritema è più intenso.
Vi può essere uno sbiancamento della cute e l’esfoliazione ha una durata di 7-10 giorni. Si effettua con soluzioni a concentrazioni variabili di:

- Acido salicilico al 30%
- Acido glicolico al 70%
- Acido tricloroacetico dal 15% al 20%
- Soluzione di Jessner
- Resorcina al 40%


Peeling medio-profondo

Con questo peeling si crea necrosi dell'epidermide e di parte del derma papillare. E’ utilizzato per acne papulopustolosa e nodulocistica, cicatrici da acne e da varicella,  melasma, rughe di media profondità.  Si utilizzano soluzioni di acido tricloroacetico (TCA) al 35-40% oppure peeling combinati  oppure Fenolo all’88%. Durante il trattamento si avverte una sensazione di bruciore che può essere molto intensa. Il decorso post-peeling è abbastanza impegnativo, perché la pelle trattata diventa scura, e dopo 5 giorni vi è l’ esfoliazione a grandi squame che prosegue per 8-10 giorni.


La procedura di applicazione del peeling comporta dei rischi?

In mani esperte i rischi nell' uso dei peeling sono molto ridotti. In rari casi compaiono infezioni e cicatrici patologiche dovute in genere ad una predisposizione genetica. i pazienti con infezioni erpetiche ricorrenti non possono sottoporsi al peeling per il rischio di riattivazione del virus e la comparsa di dermatiti erpetiformi gravi. I soggetti con familiarità per cicatrici ipertrofiche o cheloidi devono essere informati sul rischio maggiore di comparsa di tali cicatrici sulla zona trattata co il peeling. Infine, il rischio di iperpigmentazione è più alto in pazienti con fototipo scuro (pelle scura che si abbronza facilmente ed occhi scuri).
Un consiglio è quello di evitare un peeling profondo, che espone a un maggior rischio di complicanze, ma di eseguire varie sedute di peeling superficiali o di media profondità.


Decorso post peeling

Le indicazioni  date dal medico estetico o dal chirurgo plastico che ha effettuato il trattamento devono essere seguite scrupolosamente. Per prevenire eventuali iperpigmentazioni postinfiammatorie, è indispensabile proteggersi dal sole applicando  creme protettive con  schermo solare fisico molto alto (50+).  Le lampade UVA-UVB devono essere evitate per almeno due mesi dopo l'applicazione del peeling.   La pelle deve essere lavata con un detergente delicato, protetta dal sole applicando le creme con filtri fisici, ed idratata continuamente con prodotti emollienti.
Il tempo di guarigione varia il relazione al tipo di peeling utilizzato: cira 5-8 giorni per un peeling superficiale, 10-18 giorni per il peeling medio-profondo. 



 

LASERS PER RIMOZIONE TATUAGGI

LASERS PER RIMOZIONE TATUAGGI - Dott. Massimiliano Tripoli

Il tatuaggio è il risultato dell'iniezione di pigmenti colorati nel derma attraverso degli aghi che oscillano, penetrando nella pelle per circa 1 millimetro, ad una frequenza variabile compresa tra 50 e 3000 volte al minuto; quando si osserva  il disegno vediamo i pigmenti attraverso lo strato più superficiale, ovvero l’epidermide. Il derma è la parte più profonda della cute; questa, a differenza dell’epidermide, che è più esterna e soggetta a frequenti ricambi, è più stabile e permette di mantenere il tatuaggio per un’intera vita. Esistono cinque tipi differenti di tatuaggio:

I tatuaggi professionali, eseguiti utilizzando una macchina tatuatrice, presentano una grande quantità di pigmento a maggiore densità e profondità rispetto ad un tatuaggio amatoriale; anche l’inchiostro spesso è diverso: quello utilizzato nei tatuaggi di tipo amatoriale è spesso nero poiché il materiale usato è la china o un’altra sostanza carbonizzata.

Il tatuaggio cosmetico viene utilizzato per simulare il trucco, ad esempio per dare una nuova linea alle sopracciglia o maggior risalto alle labbra, o per simulare l’areola nelle ricostruzioni mammarie.

il tatuaggio medico viene realizzato in pazienti da sottoporre a radiotarepia per effettuare la centratura del campo da irradiare.

Il tatuaggio post-traumatico fa seguito ad un trauma, più frequentemente una caduta sull'asfalto, con penetrazione di pulviscolo che appare sottoforma di piccole chiazze o linee di colore blu o nero.

Come funziona il laser?  L’energia laser è diretta al pigmento del tatuaggio per una frazione di secondo (< 25ns), senza danneggiare le strutture sovrastanti (epidermide). Il laser bombarda  l’inchiostro con fasci di energia, disintegrandolo ed attivando una reazione infiammatoria che stimola i macrofagi, cellule del sistema immunitario, ad eliminare i frammenti del pigmento.  E’ opportuno che il paziente eviti l’esposizione solare o a lampade abbronzanti nei 3 mesi che precedono la seduta laser: è importante che la quantità di melanina che aumenta con l'esposizione solare sia la più bassa possibile, in modo che il fascio venga maggiormente assorbito dal colore del tatuaggio e poco dalla melanina.  Prima di sottoporsi alla seduta è necessaria una visita per  valutare con il medico specialista il numero delle sedute, il tipo di laser da utilizzare e a quale potenza. Questi elementi dipendono da molti fattori quali la sede del tatuaggio, le dimensioni e i colori che costituiscono il disegno.  Per  tatuaggi professionali di color scuro possono esser necessarie fino a 10-15 sedute laser con un intervallo di 30 giorni; per togliere tatuaggi non professionali di color scuro fino a 5 sedute con un intervallo di 30 giorni; per cancellare tatuaggi multicolori  può esser necessario utilizzare laser con lunghezze d’onda diverse, I colori che vengono più facilmente eliminati sono il nero, il blu ed il rosso, l'arancione ed il viola possono essere rimossi con buoni risultati, il verde e l'azzurro,  sono difficili da rimuovere con i laser convenzionali, il bianco ed il giallo sono praticamente indelebili. La seduta laser  è ambulatoriale. Il trattamento  non è doloroso e non necessita di anestesia locale. In caso di tatuaggi di grosse dimensioni è possibile utilizzare un anestetico locale in crema, applicato 1 ora prima della seduta laser sull’area da trattare, oppure raffreddare la cute con un criogeneratore. Dopo il trattamento è possibile riprende ogni attività lavorativa e sociale,  le saune e la attività fisica, in particolare il nuoto devono essere evitati per i successivi 5-7 giorni. L' esposizione solare e a lampade UV deve essere evitata per tutta la durata del trattamento, per questo è opportuno scegliere di eseguire le sedute nel periodo invernale. completa guarigione. E’ utile applicare una crema idratante lenitiva anche più volte al giorno. Nella maggior parte dei pazienti la rimozione tatuaggi tramite laser non determina la formazione di cicatrici, anche se in ogni procedura medico-chirurgica che coinvolge la cute è possibile la formazione di cicatrici. In pazienti predisposti a formare cicatrici ipertrofiche o cheloidee, vi sono maggior rischi di esiti cicatriziali dopo il trattamento, soprattutto in aree in cui il pigmento è particolarmente concentrato e richiede una maggiore intensità di energia del laser.  La corretta gestione della zona trattata riduce notevolmente ogni possibile complicanza. In oltre il 90% dei casi il tatuaggio sarà eliminato completamente. Poiché spesso è molto difficile risalire al tipo di inchiostro utilizzato per effettuare il tatuaggio (ne esistono più di 1000 in tutto il mondo!) e a che profondità è stato introdotto nella cute, è praticamente impossibile per il medico prevedere il risultato finale della rimozione.

 


 

 

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dott. Massimiliano Tripoli, Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Policlinico di PalermoVia del Vespro 129Tel: 091-6551111matripoli@yahoo.it